Come si scrive un buon curriculum?

In tempi di crisi occupazionale, il sogno di un lavoro stabile e duraturo appare una meta sempre più lontana. Pertanto, la ricerca della migliore offerta, che magari si sposa con il profilo professionale e con le capacità dell’aspirante candidato, diventa un’autentica impresa. Richiede, infatti, attenzione, impegno e costanza, oltre che una buona dose di fortuna e abilità. Però, nel momento in cui ci si imbatte in una buona offerta, ritenuta in linea con le proprie attitudini, sarà buona norma farsi trovare pronti e calare la carta vincente per essere i prescelti.

La prima carta vincente, tra le tante da mettere sul tavolo, è il Curriculum Vitae. Si tratta di una sorta di biglietto da visita con cui il candidato potrà farsi conoscere dall’azienda/società di interesse, almeno dal punto di vista professionale. Stando ad alcuni dati pubblicati qualche anni fa dal “Sole 24 Ore”, pare bastino 8 secondi ad una società per valutare un Curriculum e decidere se convocare al colloquio l’aspirante candidato. 8 secondi sono davvero pochissimi. E questo fa comprendere come sia necessario presentare un Curriculum in grado di attirare l’attenzione e, allo stesso tempo, ricco delle giuste informazioni per spingere l’azienda nel contattare il candidato.

Parola chiave: “impressionare”

Di certo, un buon Curriculum Vitae, che sappia riassumere le esperienze lavorative, quelle di studio, insieme alle proprie abilità e competenze. La parola chiave è sicuramente “impressionare”, ma senza commettere l’errore di stilare un Curriculum a mo’ di lista della spesa, in cui inserire freddamente titoli e lavori svolti. Esso deve riflettere al meglio il candidato, perché chi legge deve quasi “visualizzare” tra le righe la persona che lo ha inviato. Solo in questo modo si allontana il rischio del tanto temuto “Le faremo sapere”, elegante congedo che sottintende “A mai più”.

I diversi modelli di Curriculum

Per scrivere un Curriculum davvero efficace e di successo sarà necessario avere piena consapevolezza delle proprie capacità; così, si eviterà di produrre un “pezzo di carta” sterile e freddo. Non esiste un unico modello di Curriculum. Con lo sviluppo della digitalizzazione, si sono diffuse le formule più originali e impensate (ad esempio i Curriculum Video), ma le aziende ricercano principalmente tre esemplari: il Curriculum Europeo, richiesto soprattutto per rispondere ad annunci, bandi e concorsi; il Curriculum personalizzato: utile per poter esporre e mettere in risalto abilità e competenze che non verrebbero adeguatamente valorizzate nel formato europeo; il Curriculum in inglese: caratterizzato dal doppio formato europeo e personalizzato.

Quali caratteristiche deve avere un buon Curriculum Vitae?

Scelto il formato, un buon curriculum dovrà avere le seguenti peculiarità: ricco di dettagli, ma asciutto nei contenuti, evitando di riportare particolari secondari. La lunghezza ideale è di 2 – 3 pagine su foglio A4; assenza di errori di battitura, di ortografia e grammaticali; snello e leggero anche nella grafica, attraverso l’uso di punti elenco o del grassetto, qualora si vogliano mettere in risalto particolari elementi; armonioso e ben proporzionato nella struttura, prestando attenzione al layout, alla formattazione e all’uso dell’interlinea.

A tal proposito, sarà buona regola scegliere una struttura a blocchi e dividere il modello in diverse sezioni; non dovrà mai apparire disordinato, poiché verrebbe presto cestinato e sarebbe sinonimo di trascuratezza e superficialità. Dunque, un buon Curriculum dovrà essere ordinato, ma mai banale e consueto, con una grafica coerente e mai estrosa. Sarà buona norma allegarvi una foto, di formato tessera, che dia un tocco professionale, evitando immagini poco adeguate e consone al contesto.

Inoltre, risulterà fondamentali essere “onesti” e corretti, evitando di menzionare capacità, conoscenze e abilità di cui non si è in possesso. In fase di colloquio si potrebbe essere chiamati a dimostrare queste competenze… Meglio evitare figuracce e raccontare sé stessi in modo sincero e trasparente. Ovviamente, in un Curriculum non potranno mancare le informazioni personali, utili per essere chiamati per un eventuale colloquio.

Oltre ai dati personali, poi, sarà buona norma aggiungere anche i contatti telefonici e social, a cui far seguire le seguenti informazioni: Formazione e Istruzione; Esperienze lavorative corredate dalle date di inizio e fine lavoro, dalla più recente alla più lontana; Capacità e competenze linguistiche, informatiche, relazionali; interessi e passioni, soprattutto se potrebbero risultare connessi con la posizione lavorativa in oggetto. Completato il Curriculum, il più sarà fatto. Ed ora è giunto il momento di inviarlo: chiudi gli occhi, trattieni il respiro, allega il documento alla mail e… In bocca al lupo!

Come si scrive un buon curriculum?

In tempi di crisi occupazionale, il sogno di un lavoro stabile e duraturo appare una meta sempre più lontana. Pertanto, la ricerca della migliore offerta, che magari si sposa con il profilo professionale e con le capacità dell’aspirante candidato, diventa un’autentica impresa. Richiede, infatti, attenzione, impegno e costanza, oltre che una buona dose di fortuna e abilità. Però, nel momento in cui ci si imbatte in una buona offerta, ritenuta in linea con le proprie attitudini, sarà buona norma farsi trovare pronti e calare la carta vincente per essere i prescelti.

La prima carta vincente, tra le tante da mettere sul tavolo, è il Curriculum Vitae. Si tratta di una sorta di biglietto da visita con cui il candidato potrà farsi conoscere dall’azienda/società di interesse, almeno dal punto di vista professionale. Stando ad alcuni dati pubblicati qualche anni fa dal “Sole 24 Ore”, pare bastino 8 secondi ad una società per valutare un Curriculum e decidere se convocare al colloquio l’aspirante candidato. 8 secondi sono davvero pochissimi. E questo fa comprendere come sia necessario presentare un Curriculum in grado di attirare l’attenzione e, allo stesso tempo, ricco delle giuste informazioni per spingere l’azienda nel contattare il candidato.

Parola chiave: “impressionare”

Di certo, un buon Curriculum Vitae, che sappia riassumere le esperienze lavorative, quelle di studio, insieme alle proprie abilità e competenze. La parola chiave è sicuramente “impressionare”, ma senza commettere l’errore di stilare un Curriculum a mo’ di lista della spesa, in cui inserire freddamente titoli e lavori svolti. Esso deve riflettere al meglio il candidato, perché chi legge deve quasi “visualizzare” tra le righe la persona che lo ha inviato. Solo in questo modo si allontana il rischio del tanto temuto “Le faremo sapere”, elegante congedo che sottintende “A mai più”.

I diversi modelli di Curriculum

Per scrivere un Curriculum davvero efficace e di successo sarà necessario avere piena consapevolezza delle proprie capacità; così, si eviterà di produrre un “pezzo di carta” sterile e freddo. Non esiste un unico modello di Curriculum. Con lo sviluppo della digitalizzazione, si sono diffuse le formule più originali e impensate (ad esempio i Curriculum Video), ma le aziende ricercano principalmente tre esemplari: il Curriculum Europeo, richiesto soprattutto per rispondere ad annunci, bandi e concorsi; il Curriculum personalizzato: utile per poter esporre e mettere in risalto abilità e competenze che non verrebbero adeguatamente valorizzate nel formato europeo; il Curriculum in inglese: caratterizzato dal doppio formato europeo e personalizzato.

Quali caratteristiche deve avere un buon Curriculum Vitae?

Scelto il formato, un buon curriculum dovrà avere le seguenti peculiarità: ricco di dettagli, ma asciutto nei contenuti, evitando di riportare particolari secondari. La lunghezza ideale è di 2 – 3 pagine su foglio A4; assenza di errori di battitura, di ortografia e grammaticali; snello e leggero anche nella grafica, attraverso l’uso di punti elenco o del grassetto, qualora si vogliano mettere in risalto particolari elementi; armonioso e ben proporzionato nella struttura, prestando attenzione al layout, alla formattazione e all’uso dell’interlinea.

A tal proposito, sarà buona regola scegliere una struttura a blocchi e dividere il modello in diverse sezioni; non dovrà mai apparire disordinato, poiché verrebbe presto cestinato e sarebbe sinonimo di trascuratezza e superficialità. Dunque, un buon Curriculum dovrà essere ordinato, ma mai banale e consueto, con una grafica coerente e mai estrosa. Sarà buona norma allegarvi una foto, di formato tessera, che dia un tocco professionale, evitando immagini poco adeguate e consone al contesto.

Inoltre, risulterà fondamentali essere “onesti” e corretti, evitando di menzionare capacità, conoscenze e abilità di cui non si è in possesso. In fase di colloquio si potrebbe essere chiamati a dimostrare queste competenze… Meglio evitare figuracce e raccontare sé stessi in modo sincero e trasparente. Ovviamente, in un Curriculum non potranno mancare le informazioni personali, utili per essere chiamati per un eventuale colloquio.

Oltre ai dati personali, poi, sarà buona norma aggiungere anche i contatti telefonici e social, a cui far seguire le seguenti informazioni: Formazione e Istruzione; Esperienze lavorative corredate dalle date di inizio e fine lavoro, dalla più recente alla più lontana; Capacità e competenze linguistiche, informatiche, relazionali; interessi e passioni, soprattutto se potrebbero risultare connessi con la posizione lavorativa in oggetto. Completato il Curriculum, il più sarà fatto. Ed ora è giunto il momento di inviarlo: chiudi gli occhi, trattieni il respiro, allega il documento alla mail e… In bocca al lupo!

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